Vi spiego perchè la consulenza di carriera ha fatto la differenza!

 

Mi sono spesso interrogata su come spiegare la consulenza di carriera a chi non la conosce: cos’è, cosa non è, cosa si fa e cosa non si fa. Così ho seguito il consiglio di un’amica che mi un giorno mi ha detto: “Perché non fai parlare chi ha seguito con te un percorso di consulenza e non lasci che sia la sua esperienza a parlare per te?”

Detto, fatto. Vi lascio al racconto di Andrea, 35 anni, laurea con lode in matematica, phd in matematica (sempre con lode!), MBA presso una prestigiosa Business School, che un giorno mi contatta e…

DOM: Prima di iniziare il percorso, cos’era per te la consulenza di carriera? Cosa sapevi? Ne avevi mai sentito parlare?

Prima di Claudia avevo avuto una sola esperienza di consulenza di carriera, che poi in realtà consulenza di carriera non era! Con un head hunter o presunto tale. Ricordo un’esperienza frustrante e quasi umiliante. L’obiettivo era piazzarmi in una posizione delle sue ricerche, sulla base delle voci spendibili sul mio CV. Due ore di colloquio e nemmeno una domanda su chi fossi, quali fossero le mie ambizioni, cosa volessi fare, o perché.

Confesso, quando ho iniziato con Claudia, di essere partito prevenuto, ma ricredersi fa parte del bello della vita, e a posteriori avrei voluto una consulenza del genere molti anni fa, subito al termine del mio dottorato. Mi avrebbe di certo risparmiato gli anni di fatica, ansia e paura di non farcela.

DOM: Cosa ti ha spinto a ricorrere alla consulenza di carriera? 

L’inizio è stato quasi casuale e dettato da una concomitanza di fattori. Le difficoltà nel trovare un lavoro con un curriculum non standard (esperienze accademiche e ricerca di alto profilo ed un dottorato in matematica a fronte di poca vita in azienda) mi pesavano addosso ogni giorno. Da alcuni mesi avevo deciso di mettermi in proprio, di aumentare la spendibilità del mio profilo frequentando l’MBA alla business school de “Il Sole 24 ore” (dove ho conosciuto Claudia) e stavo passando un periodo lavorativo molto positivo, distrutto rapidamente dal periodo Covid. Confesso che in alcuni momenti ho anche pensato di non farcela, così ho pensato di ricontattare Claudia per vedere se con un aiuto esterno fosse possibile risolvere la situazione e devo dire che il risultato è andato al di là delle mie più rosee aspettative.

DOM: Quali erano i tuoi obiettivi?

Cercavo di riqualificarmi, di trovare un modo per far leggere il mio CV che troppe volte (alcune centinaia direi ad occhio) era andato cestinato senza nemmeno un colloquio. Volevo avere la possibilità di iniziare a collaborare in contesti più strutturati e competitivi rispetto a quelli che avevo visto fino a quel momento, e soprattutto di spendere in modo costruttivo gli anni (e non sono stati pochi) che avevo speso per formarmi e costruirmi. Cercavo stabilità e la possibilità di continuare a crescere.

DOM: Che aspettative avevi all’inizio del percorso?

Ho iniziato il percorso in pieno lockdown. Che aspettative potevo avere? Ero completamente giù di corda e giravo a vuoto. Speravo di trovare un lavoro qualsiasi in modo da potermi mantenere. Se Claudia non mi avesse dato fiducia e tranquillità, temo avrei accettato qualsiasi cosa. Non credevo una consulenza di carriera mi sarebbe servita, oggi invece credo sia stata un passaggio fondamentale del mio iter di crescita lavorativa, senza la quale non sarei uscito da quell’orribile periodo, così positivamente e così in poco tempo.

DOM: Cosa hai fatto durante il percorso?

Durante il percorso ho dovuto lavorare, e parecchio!

Abbiamo iniziato a dare una revisione del CV ed a modificarne la struttura, in modo da renderlo più “appetibile” per le aziende che avevamo definito come target. Non solo Claudia mi ha fornito il proprio feedback, ma ha contattato diversi recruiter e professionisti in modo da avere una comprensione a trecentosessanta gradi di “cosa servisse evidenziare” e di come farlo.

In seguito, abbiamo iniziato a modificare la mia pagina Linkedin, a capire come il mio network potesse essermi di aiuto nella ricerca di nuove opportunità lavorative. Claudia, inoltre mi ha messo in contatto con tantissimi professionisti (piccola confessione, gli ultimi non sono mai riuscito a sentirli dato quanto ero impegnato con i primi) che mi hanno dato sia suggerimenti, sia offerto contatti o possibilità di colloqui.

Abbiamo anche discusso quale fosse la strategia migliore per affrontare i processi di selezione, perché è vero che essere onesti è fondamentale (e imprescindibile), ma è altrettanto vero che è opportuno selezionare quali informazioni è cruciale trasmettere dalle prime fasi in modo da poter portare avanti la conoscenza il più a lungo possibile. Claudia inoltre mi ha aiutato a tenere i rapporti con i contatti che mi aveva passato, facendomi da tramite nelle situazioni delicate in cui feedback tardavano ad arrivare e non fosse opportuno che scrivessi io in prima persona. Insomma, sono stato seguito e viziato durante tutto il percorso!

DOM: Che benefici ti ha portato (oltre a quelli di cui hai già parlato!)?

Mi serviva credere che ce l’avrei potuta fare, vedere che qualcosa si muoveva e che non ero abbandonato e costretto ad una vita professionale diversa da quello che volevo. In questo Claudia è stata molto abile a dedicarsi ad un buon ascolto empatico e a rassicurarmi mostrandomi da subito possibilità e risultati concreti. Peraltro, con una grandissima onestà intellettuale. Ricordo il primo lavoro al quale mi ero candidato. Dopo qualche giorno in cui non ricevevo feedback lei stessa mi ha detto che era un contatto non troppo affidabile e che era meglio considerarlo perso e andare avanti coi successivi, procurandomi subito un paio di alternative.

DOM: Lo rifaresti? Lo consiglieresti? Perchè?

Lo rifarei assolutamente, e non escludo in futuro di avere altre consulenze del genere, specie in fase di “crescita di carriera”.

Mi spiace solo di non aver avuto la possibilità di aver avuto un percorso del genere al termine del dottorato di ricerca, probabilmente avrei cambiato tante cose. Mi sarei orientato da subito verso posizioni che mi avrebbero permesso di crescere nelle direzioni che volevo. Avrei guardato meglio ai profitti nel medio lungo termine, piuttosto che quelli nell’immediato. Sono felicissimo di dove sono arrivato oggi, ma arrivarci con una salita meno ripida ed un percorso più regolare non mi sarebbe dispiaciuto.

Sto già consigliando Claudia a tutti i miei amici che per qualsiasi motivo si trovano ad un bivio lavorativo oppure semplicemente sono insoddisfatti della propria posizione. Il perché è semplice. I giapponesi utilizzano una parola: “muda” che indica le attività che non portano alcun valore.

Ricordo i primi tentativi che ho fatto in palestra: mi ammazzavo letteralmente di allenamenti senza ottenere praticamente alcun risultato. Un giorno ho deciso di assumere una personal trainer e nel giro di sei mesi ero in forma, facendo molto meno fatica. Semplicemente perché sbagliavo senza nemmeno accorgermene, e meno vedevo risultati, più errori facevo. E se è così in una sfera relativamente statica da anni e decisamente meno complessa del mondo del lavoro, non oso pensare al tempo infinito che ho buttato e alle possibilità sprecate negli anni non sapendo come muovermi.

DOM: Che messaggio ti senti di lasciare a quanti stanno leggendo questo articolo?

Tornerei al Giappone (mia grande passione) se mi è consentito, con un’altra loro parola.

Kaizen che è la composizione di due termini giapponesi, KAI (cambiamento, miglioramento) e ZEN (buono, migliore), e significa cambiare in meglio, miglioramento continuo. È una spinta che abbiamo tutti, e che chiamiamo “speranza” nei momenti più difficili. Ecco quello che posso lanciare come messaggio è “non rinunciate mai a miglioravi, e soprattutto a sperare”. E non abbiate paura di farvi aiutare o supportare da qualcuno nel vostro percorso lavorativo, una consulenza di carriera fatta da un professionista serio vi aiuterà a vedere quanto valete davvero e quali sono le vostre potenzialità di crescita che non avete nemmeno considerato. Almeno, per me è stato così e non posso negare che, se oggi sono davvero felice, il percorso che ho svolto con Claudia è stato un tassello fondamentale.

 

 

 



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